Sri Lanka: leggi il diario

Polonnaruwa è la seconda antica capitale del regno singalese tra XI e il XIII secolo d.C.

Nel sito archeologico ci sono i resti del palazzo reale e del palazzo delle udienze del re le cui scale sfoggiano due statue di leone ben conservate. Il secondo complesso di rovine è il quadrilatero sacro nel cui centro si trova il Vatadage, a pianta circolare, costruito per custodire la reliquia del Dente di Budda. Si può entrare da ogni lato, da tutti i punti cardinali, e in ogni scala ci sono dei guardiani di pietra custodi di un periodo di grande splendore. E’ nel dagoba centrale che troneggiano le statue dell’Illuminato. Proseguendo ci imbattiamo in un dagoba di pietra non dipinta: è il quarto nello Sri Lanka con i suoi 54 metri di altezza.  Infine la parte più nota del sito, il Gal-Vihara, che ospita quattro statue ricavate da un’unica lastra di granito. Sono ben conservate: il Budda in piedi è alto 7 metri e basta osservarlo per assaporare uno stato di benessere interiore. Bisogna ammettere che, al di là della religione e del credo che ognuno può avere, i suoi insegnamenti fanno riflettere…tutto è un riflesso della mente e tutto può essere cambiato dalla mente…

Intorno a noi ancora maestosi alberi secolari cavi e coloratissimi fiori di loto. Questi fiori simboleggiano la purezza della parola, del pensiero e delle azioni. Simbolo di buon auspicio sbocciano solo grazie alle virtù.

Siddharta è sempre seduto su un fiore di loto o nella posizione del loto.

In un vicino giardino c’è un incantatore di serpenti seduto, a gambe incrociate, col suo pungi il cui ritmo sembra far danzare due cobra nei loro cesti. Anche in questo caso solo crudeltà: la bocca dei cobra è quasi sempre cucita o priva di denti e ghiandole velenifere. L’incantatore ha una compagna con un pitone al collo che maneggia con cura. Non riuscirei mai e poi mai ad accarezzare un rettile.

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