Col pullman, in serata, raggiungiamo Ella. Indimenticabile la sosta ai piedi della cascata di Rawana dove, ascolto, isolandomi in un mondo tutto mio, il rumore dell’acqua che scroscia: le sue melodie hanno sempre su di me un potere rilassante ed equilibrante.
E’ buio pesto quando ci avventuriamo, a prima mattina, con la nostra jeep nel parco nazionale di Yala, situato nella parte sud-est dell’isola. Nel parco cerchiamo di non parlare: ascoltiamo le voci della natura. Avvistiamo innumerevoli animali tra i quali bufali, coccodrilli, orsi, elefanti, cinghiali, manguste, varani, pavoni, pellicani, galli selvatici e moltissimi altri uccelli dai colori stupendi che si specchiano nelle pozze d’acqua. Certo non è un safari africano, ma ha il suo fascino: si rimane abbagliati dalla bellezza del paesaggio, un vero scrigno di biodiversità. Non siamo stati fortunati: l’elegante leopardo, dal fulvo pelo, non ama la presenza umana e si nasconde abilmente nella fitta vegetazione.
Nella tarda mattinata partiamo alla volta di Galle e subito incontriamo un varano che fa una passeggiatina sul caldo asfalto. Passando da questi luoghi non si può fare a meno di pensare a quel 26 dicembre del 2004 quando, mentre la popolazione festeggiava il plenilunio, le zone costiere furono devastate dalle onde di uno tsunami che uccise oltre 30000 persone. Ancora è vivo, come riferisce la nostra guida, il ricordo dell’oceano che si ritirò per chilometri per poi abbattersi, con una furia devastante, su interi e poverissimi villaggi.
Siamo sull’oceano, nella punta sud – occidentale, a poco più di cento chilometri da Colombo. Galle è un vero gioiello, un esempio di città fortificata, costruita dagli europei dove l’architettura occidentale si mescola con quella asiatica. Il suo cuore è l’affascinante quartiere del forte con le sue antiche case colorate con tinte pastello, con templi e moschee. Un faro con la sua possenza domina la baia mentre il cielo comincia a mostrare le sue delicate sfumature. Saliamo su un bastione, respiriamo l’odore dell’oceano e attendiamo il tramonto. Quanta gente intorno a noi!
La serata si conclude con un indimenticabile tramonto: il mare si tuffa nell’oceano con un pizzico di nostalgia…domani sarà un altro giorno.