Il diario del nostro viaggio in Brasile

Volo: Cataratas- Guarulhos

Volo: Guarulhos- São Luis

Giunti a São Luis, capitale dello stato del Maranhao, troviamo una città in festa per una manifestazione sportiva. E’ l’unica città brasiliana fondata dai francesi ma passata subito sotto il controllo dei portoghesi.  Anche se la criminalità abbonda, abbiamo fatto ugualmente un giro nel suo centro storico e ammirato le facciate dei palazzi rivestite dagli azulejos. Quanti giovani e quanta allegria! E’ una città multietnica e questo mix culturale vive ancora oggi nel folclore. Basta pensare allo Zumba Mao, la famosa danza che rievoca la morte e la resurrezione di un bue. 

Siamo diretti alle Barreirinhas.  Quattro ore di pullman attraverso una vegetazione lussureggiante, chilometri di palmeti e piccoli villaggi dove si svolge una lenta quotidianità. Ci troviamo nello stato di Maranhao, la zona più povera del Brasile. Improvvisamente il panorama cambia, la vegetazione si fa più bassa e si comincia a intravedere la prima sabbia.

 Arriviamo nella nostra pousada e nel primo pomeriggio, con un furi- strada raggiungiamo il Parco nazionale dei “ Lençóis Maranhenses “.

Mi trovo in una zona geologica unica al mondo, un incredibile deserto di bianche dune di sabbia tra le quali affiorano tantissimi laghetti di acqua piovana dagli strabilianti colori che sfumano nelle diverse tonalità di verde e di azzurro. Abbiamo passeggiato e raggiunto varie lagune…un paesaggio d’ineguagliabile bellezza, a volte lunare, scolpito dal vento e dall’acqua…un magico regalo di Madre Natura…un bellissimo viaggio nel nulla. In alcune lagune ci siamo sdraiate su comode amache…intorno è così bello da sembrare finto. Il gioco di colori è stupendo, le lagune verdi e azzurre contrastano le altissime dune che, al calar del sole, diventano dorate. Quante discese! Che risate! Quanti bagni in quell’acqua verde smeraldo! Il nostro ometto sale e scende dalle dune con incredibile agilità zigzagando: sembra sfidare ogni gravità. Indimenticabile il tramonto in questa cornice spettacolare seduta comodamente sulla cresta di una duna.  Mi sembra di essere in un universo parallelo, non avverto più il vento che imperversa trasportando la finissima sabbia: respiro un senso estatico di pace. Sempre più mi convinco che solo viaggiando si assapora la vera libertà, si diventa liberi in un mondo dove ognuno vuole uniformarsi alle tendenze dominanti.

Graditissima la piadina di tapioca che alcune donne preparano davanti a noi sul fuoco. Sono in uno stato di trance, per alcuni attimi, il sapore della piadina, la sottilissima sabbia che avverto tra i capelli e dentro le orecchie saranno indimenticabili…anche queste sensazioni custodirò sempre nella mia mente. Anche se non si vive di ricordi, molti rimarranno incisi sempre dentro di noi: i ricordi sono vita.

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3 Comments

  1. says: Betty Ranieri

    Grazie, carissima per aver letto il diario…son contenta che ti sia piaciuto… e’ stato un viaggio meraviglioso anche per la presenza del nipotino…ti abbraccio e grazie ancora.Tantissimi auguri di buon anno da me e da Giovanni a te e ai tuoi cari…

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