Il diario del nostro viaggio in Brasile

Proseguiamo con la visita del Pao de Acurar, una piccola penisola all’ingresso della baia che raggiungiamo con una funivia: il Bondinho.

Facciamo una prima fermata al Morro de Urca, dove abbiamo una prima visione della città. E’ la seconda fermata che ci porta a Pao Acurar, la vetta che domina la grandissima Rio. Una volta visto il Cristo Redentore che poi sparisce sommerso dalla nebbia ammiriamo da questa pagnotta dolce, che è solo uno dei tanti monoliti che si elevano nella baia, ancora una volta lo spettacolare panorama a 360 gradi e localizziamo i punti più interessanti dell’immensa metropoli, una città vibrante, dove pulsa un cuore immenso. Ora capisco perché i brasiliani sono soliti dire: “ Dio creò il mondo in sette giorni, ben due di essi sono stati dedicati a Rio “.

E’ qui, prima di andar via che ammiriamo delle simpatiche scimmiette, le più piccole del mondo, dalla lunga coda: le Uistitì. Sono spesso vittime del bracconaggio in quanto sono richieste da chi, ahimè, desidera animali domestici esotici.

Una delle ultime escursioni a Rio è nella città del samba, dove le scuole realizzano i carri allegorici e i costumi del famosissimo carnevale per poi sfilare al Sambodromo. Abbiamo modo di curiosare tra carri e particolari maschere e di renderci conto di quanto i brasiliani sono orgogliosi di lavorare per le proprie scuole di samba che aspirano alla vittoria finale in modo da trasformare un sogno in realtà. Qui diventiamo tutti bambini: una ballerina balla freneticamente e noi indossiamo abiti e maschere…momenti di estasi collettivi che abbiamo immortalato con le nostre macchine fotografiche. La cosa più bella di questo carnevale è che vengono coinvolti i carioca di ogni classe sociale: quelli delle sperdute favellas e quelli delle zone residenziali…uniti sotto un unico segno. Sarebbe bello ritornare per il carnevale e mescolarci con la popolazione carioca in un vorticoso tripudio di danze, musica e colori!

Siamo arrivati all’ultimo giorno in cui prima di andare al quartiere Santa Teresa osserviamo dei murales ed entriamo al Maracanà.

Join the Conversation

3 Comments

  1. says: Betty Ranieri

    Grazie, carissima per aver letto il diario…son contenta che ti sia piaciuto… e’ stato un viaggio meraviglioso anche per la presenza del nipotino…ti abbraccio e grazie ancora.Tantissimi auguri di buon anno da me e da Giovanni a te e ai tuoi cari…

Leave a comment
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.