Il diario del nostro viaggio in Brasile

Inizia la nostra avventura.

 Ecco le prime favellas, la vera piaga sociale del Brasile. E’ qui che vivono intere famiglie in un contesto di degrado e di selvaggia urbanizzazione dove prospera ogni forma di violenza. C’è un traffico indemoniato in quanto è stato chiuso il ponte di ben tredici chilometri che collega la città con Niterói. Si vivono ore di terrore in quanto un uomo armato ha preso in ostaggio, su questo ponte, i passeggeri di un pullman. La guida ci aggiorna continuamente e ben presto ci riferisce che un cecchino, appostato sopra un mezzo dei pompieri, ha abbattuto il sequestratore e gli ostaggi sono salvi. Questo episodio, anche se ha influito sul nostro humor, non ha infranto i nostri sogni: un vero viaggiatore è un grande sognatore sempre pronto a uscire dalla sua confort zona e guardare al futuro e a un mondo migliore.

La visita della città comincia con la meravigliosa scalinata Seraton, un’opera architettonica del cileno George Seraton, con ben duemila piastrelle, che collega Lapa, il quartiere del samba e della movida con quello degli intellettuali, Santa Teresa. Le maioliche che rivestono ben 250 gradini, in prevalenza azzurre, gialle e verdi, provengono da oltre sessanta paesi. E’ questo un grande tributo al popolo brasiliano di uno dei più grandi artisti della Streat Art che ha trovato la morte, alcuni anni fa, proprio su questa scala. La stessa che l’ha reso eterno: un tripudio di colori, un ambiente eccentrico in grado di scatenare forti emozioni.

Quanta gente allegra intorno a noi! Alzo gli occhi e mi lascio contagiare da quest’atmosfera e ritrovo, malgrado il viaggio e il fuso orario, una grande carica energetica che mi rasserena.

Le stradine di Rio, con i suoi storici scorci coloniali, sono veramente affascinanti. Tra questi ritroviamo i luoghi più rappresentativi della città come il monastero di San Benedetto, la chiesa della Candelaria, il palazzo imperiale e la piazza quindici novembre. 

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3 Comments

  1. says: Betty Ranieri

    Grazie, carissima per aver letto il diario…son contenta che ti sia piaciuto… e’ stato un viaggio meraviglioso anche per la presenza del nipotino…ti abbraccio e grazie ancora.Tantissimi auguri di buon anno da me e da Giovanni a te e ai tuoi cari…

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