Settimo giorno
Chiavenna è un gioiello della provincia di Sondrio, in Valchiavenna, a nord della Lombardia.
Il paesaggio è ricco di terrazzamenti a vite, ci troviamo a ridosso del confine svizzero. Il borgo è attraversato dal torrente Mara ed è ricco di antichi edifici a pietra e di viuzze rimaste intatte nel tempo. In alto un campanile e i resti del castello: scorci panoramici di notevole bellezza e molto originali. Visitiamo la Collegiata di San Lorenzo del V secolo con il suo chiostro ed è qui, nel suo battistero, che è conservato un fonte battesimale romanico di pietra ollare circolare, un monolito che risale al 1100. Facciamo una bella passeggiata nel suo centro storico e attraversiamo il più antico e suggestivo ponte sul torrente. Chiavenna è il paese dei crotti, storici edifici a ridosso della montagna che, una volta, erano adibiti a dispensa dove spira il sorel, una corrente di aria fredda che, attraverso le crepe della roccia, regala una temperatura ideale per la stagionatura di vino, salumi e formaggi. Non siamo riusciti a visitare il palazzo Vertemate-Franchi, accettano solo prenotazioni online. Peccato! Saremmo stati catapultati in una Chiavenna di altri tempi.
Nel pomeriggio raggiungiamo Piuro dove facciamo una sosta alle cascate dell’Acquafraggia.
Il torrente che genera queste cascate nasce a 3050 metri, scendendo percorre due valli glaciali e forma una serie di cascate a doppio salto. Lo spettacolo fu molto apprezzato da Leonardo da Vinci, durante il suo viaggio in Valtellina, che fu impressionato dalla natura selvaggia del luogo e citò queste cascate nel suo “ Codice Atlantico “: “Su per detto fiume (la mera) si trova chaduta di acqua di 400 braccia le quali formano belvedere”. Veramente imponente il fragoroso turbinio e si ha la sensazione di essere dentro la cascata: rombi e spruzzi di acqua formano una meravigliosa coreografia. L’acqua che si trasforma in sottilissime gocce mi avvolge…una sensazione piacevole per vista e udito. La cascata scorre come la vita, andiamo avanti sempre e superiamo i nostri ostacoli quotidiani, facciamo tesoro del passato, rinnoviamoci sempre e cerchiamo di captare le nostre energie positive.
