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28 ottobre

Djanet – Essendilene

Ci dirigiamo, sempre in fuori strada, verso la regione nord del Tassili, in un nuovo gioiello di Madre Natura: l’Essendilene,  frequentata dai nomadi Tuareg, gli uomini blu, così chiamati dai primi europei in quanto il copricapo indaco lasciava segni blu sulla loro pelle. Il loro vestito viene chiamato Burnus: è  molto ampio e  li protegge dal caldo secco del giorno, dalle tempeste di sabbia e dall’aspro freddo notturno. Ci imbattiamo nei loro accampamenti e nelle loro piccole carovane di lenti dromedari. A pensare che, una volta, queste carovane collegavano la costa mediterranea con i regni sub- Sahariani…

 Attraversiamo ancora foreste rocciose e in alcuni momenti mi sembra di essere tra le guglie della Monument Valley, un’altra incredibile meraviglia creata dall’erosione degli agenti atmosferici, e come allora mi sembra di essere scortata da strane figure che sembrano proteggermi.
Facciamo una passeggiata di oltre due ore tra acacie, palme, oleandri e tra aridi pendii e rilievi scolpiti dall’erosione, uno spettacolare canyon naturale, per giungere alla guelta di Essendilene, il lago nascosto, limpido e  cristallino del deserto. Mi trovo in una parte meravigliosa del Sahara in un paesaggio unico tra corridoi naturali nei cui labirinti vorrei perdermi per osservare le strane forme rocciose. Con  gli anni il lago, per la siccità, si è ritirato… ho la sensazione di essere in un mondo parallelo dove gli incredibili riflessi delle alte rocce rendono fiabesco questo luogo.

La sera assistiamo, seduti su di una duna, ad un tramonto che ci regala mille sfumature della rossa sabbia e un incredibile paesaggio sempre più immenso. Il cielo stellato è pura magia con una luna che fa compagnia a Giove… sarà indimenticabile la cena sotto le stelle, intorno ad un fuoco scintillante, a base di cous cous e di un pane cotto nella sabbia sotto la brace gustato insieme ad una chorba, la caratteristica zuppa. Quella sera ho veramente guardato le stelle negli occhi, fantasticato e lasciata libera la mia mente. Un altro mix di emozioni che non mi abbandonerà mai.

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