Malta: leggi il diario

Raggiungiamo il Fungus Rock, la roccia del coccodrillo e l’antro di Calipso e tra queste meraviglie riusciamo a capire quel mitico viaggiatore al quale, in un certo senso, ognuno di noi vorrebbe somigliare e certamente non invidiamo la Penelope con la sua tela. In quest’isola si respira un clima particolare, reso magico dai racconti omerici che la nostra generazione ha tanto amato: c’è una serenità indescrivibile tra i tranquilli villaggi, tra le spiagge deserte e le lagune cristalline che ammiriamo dall’alto. Il tempo sembra essersi fermato: non è vittima indifesa del caos frenetico della vita moderna delle grandi città. L’ultima sosta la facciamo ai templi di Ggantija dove c’è il sito archeologico più antico del mondo con due templi che risalgono all’età del rame e dei quali è rimasto ben poco: i giganteschi muri e una nicchia che, presumibilmente, era un altare dove si svolgevano i riti religiosi.

Ci imbarchiamo e passiamo da Comino e dalla laguna blu. Il viaggio di ritorno ha un velo di tristezza: domani si ripartirà per l’Italia.

L’indomani ci limitiamo a fare un giro nelle vicinanze del nostro hotel fino a quando con un taxi raggiungiamo l’aeroporto per il viaggio di ritorno.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.