Malta: leggi il diario

La piazza principale è dominata dalla cattedrale che è rimasta indenne al terremoto di fine seicento. E’ qui che visitiamo il museo delle cere dei cavalieri e assistiamo ad un filmato che ne esalta sia l’aspetto umanitario che quello militare. Questa cittadina affoga nel silenzio: è un ottimo rifugio per chi vuole sfuggire al caos delle metropoli ed è un luogo dove sicuramente scrittori e pittori ritroverebbero non solo se stessi ma anche l’ispirazione. Fuori dalla cinta muraria di Mdina sorge Rabat, l’antica capitale, testimonianza sia dell’occupazione dei romani che degli arabi. Ci sono numerose chiese tra cui quella dedicata a San  Paolo, il naufrago, nel cui interno c’è la grotta che lo ospitò durante il suo soggiorno nell’isola; visitiamo qualche altra chiesa e una villa romana e, infine, presso una casa nobiliare dalle vistose decorazioni, prendiamo il nostro autobus che ci porta alla Valletta da dove raggiungiamo l’hotel. Dopo un meritato riposino e dopo aver prenotato da Capitan Morgan per domani la crociera dei porti intorno a Malta, andiamo a St Julian’s, uno dei più suggestivi angoli dell’isola, dove sono ormeggiate tantissime barche colorate: i luzzu nella cui prua ci sono raffigurati gli occhi di Osiride che sono di buon auspicio per la pesca e per tenere lontani gli spiriti del male. In serata, in occasione del nostro anniversario di matrimonio, ceniamo in una torre, con una meravigliosa vista sul mare.

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