Leggi il diario della Giordania

17 Aprile 2023

Wadi Rum-Aqaba 

Siamo diretti al mar Morto, dobbiamo raggiungere Aqaba dove pernotteremo. Aqaba è situata sull’ omonimo golfo del Mar Rosso, all’estremo sud della Giordania.
Dopo una mattinata di relax sulla spiaggia del nostro Resort  tra mare e piscina, nel pomeriggio,  con alcuni nostri compagni di viaggio e con un taxi ,raggiungiamo il centro della città. Passeggiamo sul suo lungomare e visitiamo il forte che risale al 1300 che oggi è, meglio conosciuto, come Castello Mamalucco. È una tozza fortificazione trasformata in museo che nel 1500 fu utilizzata, insieme ad altre fortezze sparse per la Giordania, come luogo di accoglienza per i pellegrini diretti alla Mecca. Questo forte fu occupato dagli ottomani fino alla fine della grande guerra e nel 1917 fu, in gran parte, bombardato dalla marina inglese. Lo stemma sopra l’ ingresso commemora la rivoluzione araba che iniziò proprio ad Aqaba e che si concluse con la cacciata dei turchi. Anche questo posto parla di Lawrence d’ Arabia. Facciamo un giro fra i suoi souk e ammiriamo la maestosa moschea mentre il sole tramonta dietro le montagne. Sono in un lembo del Mar Rosso dove si affacciano, nel giro di qualche chilometro, tre stati: Giordania, Israele ed Egitto. Un vero concentrato di culture e religioni diverse.

18 Aprile 2023

Aqaba-Mar Morto

Si parte per il Mar Morto le cui acque bagnano Israele, Cisgiordania nel deserto della Giudea e Giordania. È un lago salato le cui rive sono situate in una depressione di oltre 400 metri sotto il livello del mare ed è il punto più basso della terraferma. Ha un tasso di salinità di oltre il 30%, a causa della forte evaporazione dovuta al clima caldo e secco, per cui la vita, sia vegetale che animale, è impossibile. Sono stati ritrovati, tuttavia, alcuni batteri non nocivi per l’uomo, che sono capaci di vivere in assenza dell’ossigeno e che ricavano energia da alcuni minerali presenti nel lago.

Il Mar Morto riceve le acque dal fiume Giordano e dal Uadi Mujib, ma non ha emissari. È destinato, secondo gli esperti, a scomparire in tempi brevi per lo smodato uso che si fa delle acque del fiume Giordano, per le scarse precipitazioni e per l’utilizzo delle riserve idriche fatte dagli hotel che, come cattedrali nel deserto, stanno crescendo di numero lungo le sue rive. L’uomo deve intervenire in qualche modo.

Per giungere al nostro Resort percorriamo una sinuosa strada panoramica, la strada dei Re, che offre spettacoli mozzafiato per i depositi di svariati minerali presenti nel lago come il potassio e il magnesio. Facciamo sosta , lungo la costa, in una terrazza naturale e osservo il fantastico bianco lucente  di tentacoli di sale che si gettano in acqua: un paesaggio surreale! Arrivati al nostro Resort ci dirigiamo quasi subito verso il mare per galleggiare a pelo d’acqua consapevoli di rimare sospesi su una civiltà di 10000 anni. Posto tanto amato dalla bellissima Cleopatra che conosceva la proprietà dei fanghi e i delicati raggi del sole di questo luogo. Ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo riso a crepapelle. Ci facciamo la doccia e  spalmiamo su tutto il corpo il fango nero vulcanico e dopo un po’ ci immergiamo nel lago salato.
Che strana sensazione! Quando ci si immerge non si percepisce la salinità, si galleggia senza sforzo e non si riesce a nuotare. Ho faticato a tornare a riva e, ahimè, sono anche caduta in acqua. È stata una bella esperienza, ma sinceramente preferisco il mio mare dove posso nuotare liberamente.

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