Dalle Dolomiti alla Slovenia: leggi il diario

Un’altra meraviglia di Lubiana è il ponte dei draghi, dove quattro draghi, due per lato, orgogliosamente sembrano proteggere la città. Fu costruito nel 1900 per i quarant’anni del regno di Francesco Giuseppe in sostituzione del vecchio ponte dei macellai. I draghi sono sullo stemma di Lubiana, città che secondo la legenda fu fondata da Giasone, il mitologico eroe che uccise il drago.

Dal ponte triplo si raggiunge la città vecchia con la sua piazza civica dominata dal municipio e da eleganti edifici barocchi. Davanti al municipio c’è la spettacolare fontana dei fiumi carniolani con il suo obelisco, opera dello scultore veneziano Robba che si è ispirato alle fontane romane del Bernini. Le tre divinità che la ornano rappresentano i tre fiumi della Carniola: La Sava, la Ljubljanica e la krka.

Ci lasciamo piacevolmente incantare dalla cattedrale di San Nicola, padrone dei pescatori, un bellissimo esempio di arte barocca in Slovenia. L’interno con marmi rosa e stucchi dorati è ricca di opere di artisti italiani. All’uscita dalla cattedrale alzo gli occhi e osservo i suoi campanili gemelli e quella cupola verde che si perde nel blu del cielo.

Interessante il tour guidato che da piazza Preseren ci porta fino alla biblioteca con la sua facciata decorata con mattoni rossi e blocchi di pietra disposti disordinatamente. Per scoprire il pittoresco centro storico di Lubiana da un’altra prospettiva facciamo un giro in battello. Passando sotto i meravigliosi ponti…il ponte dei calzolai… i tre ponti… il ponte dei draghi… scatto incantevoli foto e scopro scorci veramente romantici. Che dire! Lubiana è veramente carina: un mix di cultura tedesca, slava e latina. Facciamo nel parco di Tivoli, il grande polmone verde della città, una bella passeggiata tra i suoi geometrici sentieri fino al castello seicentesco sorvegliato da quattro sculture di cani senza lingua.

Nei pressi dell’entrata al parco c’è il birrificio Union la cui fabbrica risale a metà ottocento. Interessante il tour durante il quale si attraversano diverse sale dove si apprende l’evoluzione della fabbrica nel tempo. Durante la visita facciamo diversi assaggi di vari tipi di birre che, a stomaco vuoto, ci rendono, a dire il vero, un po’ allegretti. Per la gioia di Simone andiamo allo zoo. Gli animali non mi sembrano particolarmente sofferenti, anche se, in particolare, ho la sensazione che un ghepardo ha lo sguardo triste: girovaga e osserva il mondo circostante quasi annoiato.

Simone si è divertito molto anche perché c’erano molte attrazioni per bimbi. Non aveva gli occhi lucidi per l’emozione: aveva visto quasi tutti questi animali in libertà, lo scorso anno, in Sudafrica. No comment! Non amo i luoghi, dove gli animali vengono tenuti prigionieri…ogni essere ha il diritto di vivere la sua vita in totale libertà nel suo habitat naturale.

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