Usa 2012: leggi il diario

Ecco il Lake Bed Hot dalle freddissime acque, ma con delle camere magmatiche profondissime: ci troviamo in un punto geologico tra i più caldi della zona e si cominciano a vedere le prime fumarole. Facciamo una sosta a Leaping the rapide da dove risalgono i salmoni per deporre le uova.

Ovviamente niente salmoni e niente orsi pronti ad afferrare, nei punti strategici, i salmoni stremati dalla fatica, ma l’acqua che luccica sotto i raggi del sole fa sognare…basta chiudere gli occhi. Visitiamo diversi bacini e tra questi non dimenticheremo, sicuramente mai, quello a forma di cuore con la sua bollente acqua: il cuore della terra che batte all’impazzata e ammonisce l’uomo e il suo operato. Dopo il pranzo si riparte per i Canyon, opera del fiume Yellowstone, dalle cui pareti scendono due cascate. Dai punti panoramici ci avviciniamo alle cascate, specie a quella superiore, così tanto che viene quasi voglia di toccare l’impetuosa acqua che ci regala un meraviglioso arcobaleno e un rombo che scuote le mente.

Vien voglia anche di rimanere ore ad osservare e ad ascoltare la forza della natura. Che bello! Le pareti colorate di giallo e di rosa del Canyon sono una goduria per gli occhi: ecco perché il belvedere si chiama Artist Point. La mente si libera da ogni pensiero ed entra in un’estasi, in un mondo sereno che non vuole più lasciare. La nonna si è allontanata e si è sdraiata su di una panchina, sembra molto felice come se il mondo fosse tutto suo, la vedo scappare via: un acquazzone sta innaffiando i suoi pensieri.        
Dalle idilliache valli ricoperte di vegetazione passiamo ad un altro pianeta, il fantastico mondo dei geyser con i violenti getti di acqua bollente e di vapore, molti dei quali “sbuffano”, come “il vecchio fedele”, regolarmente rispettando le tabelle orarie che abbiamo ritirato al visitator center di  Old Faithful. Questi crateri hanno molteplici forme: c’è la stella blu, la spugna, tantissime piscine cromatiche, ovviamente non balneabili anche per l’alto contenuto di batteri. Tutte cornici naturali indescrivibili dagli strabilianti colori dove si specchiano i pini circostanti; c’è anche un castello che puntualmente erutta alle 12,00 con le sue torri di avvistamento. Nel suo interno ci sarà sicuramente rinchiuso il signore degli inferi; i soffioni sono spettacolari e i getti d’acqua altissimi, ma ancor di più lo sono le  opere scolpite sul terreno e dipinte dai coloratissimi batteri.
La nonna scatta centinaia di foto: è talmente elettrizzata, suggestionata dalla bellezza e dalla forza della natura. Comunque non mi perde mai di vista: io mi diverto tanto a camminare e a correre su queste passerelle di legno. Tutti mi guardano ed io amo tanto essere al centro dell’attenzione.               
Ancora strane formazioni a forma di biscottini e piscine dallo strabiliante colore zafiro. Un miglio più a nord dell’ Old Faithful esploriamo il Black Sand dalla sabbia nera con sorgenti termali dai coloratissimi colori che vanno dallo smeraldo al giallo e all’arancione: lungo i bordi di alcune piscine scorgiamo anche l’arcobaleno. Un’altra sosta al Biscuit Basic e ad una piscina di ben cento metri ricoperta da linee che ricordano, in parte, quelle di Nacza e a una fontana naturale con zampilli di fango dal rumore terrificante: chissà cosa bolle in pentola oggi…    

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