Zanzibar: leggi il diario

Jozani forest
La Jozani forest è il cuore selvaggio dell’isola, la foresta dall’intenso colore verde ricca di palme di cocco, banani, manghi e tantissimi altri alberi tropicali. Come dimenticare quei profumi che aleggiavano nell’aria!

Fantastica la visita a un villaggio con le case fatte col fango e con la paglia. Abbiamo girovagato circondati da decine d’ingenui bimbi che ci hanno fatto sentire piccoli, piccoli. Perché noi tanto e loro niente? Osservando il luccichio dei loro occhi non ho scorto invidia per la nostra vita: sono felici nel loro mondo e son contenti dei nostri regali. Portate, amici, in questi posti penne, matite, zaini per la scuola: saranno molto apprezzati. Avrei voluto, anche per un po’ entrare nei loro pensieri e assaporare un po’ della loro serenità. Come al solito ho provato quasi vergogna ad appartenere a un mondo così diverso dal loro.   Immersi in questa lussureggiante foresta abbiamo fatto incontri ravvicinati con diverse famigliole di scimmie e ammirato da vicino i Red Colobus, le bellissime scimmie dal fulvo pelo per niente aggressive che si sono fatte fotografare proprio da vicino, La passeggiata si è conclusa tra le mangrovie dalle nere e intrecciate radici immerse nell’acqua salmastra.

Il contatto con la natura, come al solito, mi rasserena: in Africa mi sembra di fare salti nel passato e di ritornare alle mie origini. In nessun posto provo queste sensazioni.Quei volti sorridenti che rivedo nei miei ritratti, quelle passeggiate tra le immancabili coltivatrici di alghe, quei giri in barca e in canoa, quei tuffi in quell’acqua cristallina, quelle chiacchierate con gli amici MASAI non si dimenticheranno mai.Una nostalgia inguaribile per un mondo semplice dove la natura è rimasta fedele alle sue origini e dove si riscoprono i valori di una stretta di mano, di un saluto: valori, per noi occidentali, quasi ancestrali, persi nella notte dei tempi. Non è un addio all’Africa, non è un addio a questo popolo dignitoso che involontariamente ci fa sentire veramente poveri dentro. Ritorneremo presto ad attendere tra queste spiagge l’alta marea sapendo di non avere nient’altro da fare. 






“ Solo gli angeli possono ammirare cose ugualmente stupende” scriveva Livingstone quando vide le cascate Vittoria: la nostra prossima tappa in territorio africano.
L’Africa si fa amare e si riesce a capire perché.
                                                                                                                                Betty

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