Zanzibar: leggi il diario

Come dimenticare le lunghe passeggiate fatte, a prima mattina, sulla bianca sabbia con la bassa marea e quell’oceano dai cangianti colori con le barche dei pescatori e con quelle classiche piroghe di legno a bilanciere, quasi arenate nella bassa acqua tra le alghe: una stupenda cornice naturale. Il tutto sotto il sibilo del vento che si trasformava in una dolce melodia che accarezzava la nostra pelle bruciacchiata.

Che goduria osservare, sdraiati all’ombra di un cocco, la vicina barriera corallina dove si frangono le onde dell’oceano e più in là l’orizzonte e più in là ancora l’infinito. Indimenticabile il giro nella tipica barca, la ngalawe fatta con un unico tronco di mango, che ci ha portati alla barriera corallina dove abbiamo nuotato e camminato tra coralli, stelle marine verdi, blu e rosse, spugne e pesci coloratissimi che hanno mangiato i teneri ricci di mare dalle nostre mani, quasi a voler dimostrare la loro amicizia.                

Abbiamo conosciuto diversi MASAI che ci hanno dato svariate notizie sulla loro cultura e invitato ai loro negozi con la speranza di vender qualche mercanzia ed io, come al solito, mi son lasciata coinvolgere in questi acquisti esotici. Curiosa la trattativa per due calamite a forma di leone con la scritta Simone, il nostro nipotino. Abbiamo dato tre euro di caparra e fissato un appuntamento l’indomani successivo per la consegna delle calamite. Il simpatico vecchietto, che il giorno prima ci aveva scortato durante la nostra passeggiata e documentato sulla coltivazione delle alghe, ha portato le calamite, ma ci ha confessato che con la caparra aveva comprato il riso per la famiglia. Non abbiamo fatto storie, sono brave e oneste persone: almeno i nostri miseri euro sono serviti a qualcosa.Le serate al Resort sono state quasi tutte ricche di spettacoli con i masai e le loro danze accompagnate da spettacolari salti verticali.Dopo il cenone abbiamo atteso il nuovo anno nella bianca sabbia e stappato la consueta bottiglia di spumante con i nostri amici e recuperato l’immancabile tappo che ha arricchito la nostra collezione.Se decidete di andare a Zanzibar fate immancabilmente il tour di Nakupenda, il tour delle spezie e quello della Jozani forest. Solo così potete assaporare anche la vita che c’è al di là del Resort. Questi tour si possono prenotare nel Resort alla sede della PHONE & GO, la locale agenzia.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.