Usa 2014: leggi il diario

Ancora altri porticcioli e poi arriviamo a Hyannis Port, la Camelot della dinastia dei Kennedy che ha segnato un’epoca. Toccante è il museo che ricostruisce tutta la storia del clan. Una breve sosta al memoriale del presidente assassinato a Dallas e poi sulla riva dell’oceano dove atterrava direttamente col suo elicottero: è in queste residenze che sono state prese decisioni importanti.  Io, in quegli anni, ero una bambina, ma ho un ricordo indelebile del suo sorriso: un uomo sicuramente dai grandi ideali.Visitare il New England non vuol dire solo scoprire le sue bellezze, ma anche mangiare una bella lobster armati di pinza e forchettina e con tanto di bavaglino. Noi non ci siamo fatti mancare proprio nulla: aragoste e birre a gogò.Lasciamo a malincuore Cape Code: la grande mela ci aspetta. Facciamo una sosta di qualche ora a Providence, nel Rhode Islande, il più piccolo stato degli USA: è qui che ammiriamo una delle cupole più grandi del mondo.

Nel primo pomeriggio ripartiamo, dobbiamo lasciare la nostra macchina.E’ sempre un’emozione girovagare per New York e, subito dopo aver fatto check-in in hotel, ci precipitiamo a Time Square, a Broadway e nel Rockefeller center.

Quanta gente! E’ veramente una delle poche città al mondo dove nessuno si sente straniero. L’indomani prendiamo il traghetto che collega Manhattan con Liberty Island dove sorge la statua della libertà, la signora più famosa del mondo. Quando mi ritrovo davanti a Lady Liberty un brivido percorre il mio corpo. Sto osservando il simbolo della libertà, dell’uguaglianza e delle pari opportunità per ogni uomo: il lume di speranza degli oppressi. Lady Liberty è cava e noi saliamo fin sulla corona da dove osserviamo, sotto il controllo di un ranger, il mondo sottostante.

Viaggiare è conoscenza, scoperta ed emozione: è il sale della vita. Grazie Lady Liberty. Continua a illuminare, con la tua fiamma, le tavole della legge e non distogliere mai lo sguardo dal vecchio mondo e continua a essere degna di quel mantello divino che indossi.Sei forte, determinata, coraggiosa e dinamica: lo sento, vuoi staccarti da questo porto e offrire libertà a tutto il mondo. Tu, che guardi verso il mare, hai accolto gli emigranti e non sei stata diretta testimone di quell’undici settembre che ha sconvolto il mondo intero: sappi che, davanti a te, mi sento piccola piccola.Per un attimo ho la sensazione che mi offre il suo coraggio e la sua determinazione da portare sempre con me. Il mio sguardo segue quello della statua e si perde nell’oceano infinito. Guardo, infine, lo skyline: è unico.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.