Mauritius: leggi il diario

Queste escursioni ci regalano giornate di vera magia tropicale. Nuotiamo e facciamo snorkeling tra pesci coloratissimi e camminiamo sulle immense spiagge bianche il cui colore contrasta con le nere pietre laviche, con le trasparenti acque e con il selvaggio entroterra. Basta alzare gli occhi: in fondo le sfumature delle onde della barriera corallina. Dio creò Mauritius e poi il paradiso terrestre scriveva Mark Twain nel lontano 1885: condivido a pieno questo pensiero.

L’isola di San Gabriel è completamente disabitata ed è proprio qui che mangiamo in compagnia degli uccelli che gradiscono gli avanzi del nostro pranzo. Quando giunge l’ora della partenza sono tutti sugli alberi quasi felici per aver restituito loro l’isola: gli uccelli sono i padroni indisturbati, l’uomo è solo un ospite. Quando vado via, sono triste: non vorrei lasciare questa natura che regala un mondo di tenerezza. Guardo le montagne a picco sul mare, su di essa sono scolpiti numerosi profili umani, volti atavici e indignati per la malvagità umana.

E ancora…
Nuotare con i delfini
Per andare a fare il bagno con i delfini ci alziamo all’alba per raggiungere la Grande Riviere. Centinaia di esemplari si ritrovano di prima mattina in questa baia: sono molto socievoli e non hanno paura dell’uomo. Mi piace, come al solito marcare l’aspetto ironico: più che un bagno con i delfini mi sembra un inseguimento ai delfini. Una volta avvistati ci tuffiamo, ma loro ovviamente sono velocissimi e noi, io in particolare, un po’ meno. E’ stata comunque un’esperienza divertente che si doveva fare. Oh Dio che risate! Concludiamo la mattinata facendo snorkeling tra migliaia di pesci coloratissimi e riposandoci, dopo la grande nuotata, nella spiaggia di Flic – Flac. Lungo la via del ritorno a Belle Mare intravedo in una montagna un vecchio e saggio leone con la sua ampia criniera che domina il paesaggio: ai suoi piedi ha una pipa quasi fumante. Il cobra è sempre in alto che vigila il nostro passaggio. L’ultimo giorno shopping e in riva al mare sotto un pino a godere dell’ultimo sole mauriziano: non è retorica il paradiso si è traslocato in questo posto.

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