Mauritius: leggi il diario

Non può mancare una visita alla capitale Port Louis. Il fulcro della città è il mercato generale: una giostra di colori e di odori. Un bazar unico tra mercanti che t’inseguono per venderti di tutto, in particolare i costosi baccelli di vaniglia. E’ qui che compriamo il solitario della Bastiglia: il gioco che il nostro Vicky proponeva a fine cena ai suoi ospiti. Solo l’amico australiano è riuscito a risolverlo con un piccolo aiuto del mio Giovanni. Dopo aver finito di scrivere questo diario cercherò, da matematica quale sono, di applicare la tecnica del “ Problem Solving” per risolverlo. Ahahahah. Chi mi conosce sa che farò di tutto per rimanere con una sola pallina.

Cosa dire del giardino botanico di Pamplemousse…

Una vera oasi di colore dello smeraldo, situato a nord dell’isola, ricco di fiori e piante tropicali. Non potrò mai dimenticare la ninfea del genere Victoria che fiorisce in degli spettacolari specchi d’acqua e gli alberi che parlano con le loro secolari radici che fuoriescono dal terreno regalando intrecci stratosferici. Non si può raccontare con le parole: bisogna vivere queste emozioni che regala MADRE NATURA. Ho immortalato con la mia inseparabile Nikon bellezze indimenticabili, i colori, e… la vita.

    Usciti dal giardino dopo quasi tre ore Vicky e il suo taxi ci portano a casa. Tutto è stato fatto con calma per gustare a pieno le meraviglie. Durante il viaggio di ritorno salviamo un uccellino che è rimasto impigliato in delle reti posizionate ai piedi di un Rambutan.
Ancora… Due piccole crociere su catamarano a vela con pranzo uno a bordo e l’altro sull’isola: ancora sento l’odore del pesce alla griglia e le onde dell’oceano che mi cullano. Come dimenticare queste mete, le più blasonate di Mauritius…

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